Tutorial: trasferire le ROM (files ADF) dal PC all’Amiga e viceversa

Abbiamo tempo fa sistemato la nostra Amiga dotandola di un cavo RGB per il collegamento alla TV e di un alimentatore sfruttando un alimentatore ATX da PC. Adesso è venuto il momento di giocarci un po’! Su internet è possibile trovare le immagini (o le ROM come le chiamano in molti) dei vecchi programmi Amiga nel formato ADF (Amiga Disk File), che viene anche utilizzato da molti emulatori (tra i quali cito il famoso Win UAE).

E’ possibile trasferire in maniera semplicissima questi files direttamente sulla nostra Amiga (qualsiasi modello) sfruttando un software e un normale cavo di comunicazione seriale. Il concetto di base è molto semplice: gli Amiga hanno una porta di comunicazione seriale sul retro, tramite questa è possibile farli comunicare con un PC.

Si realizza un primo passaggio in cui un software trasferisce un programma server nella RAM dell’Amiga; finito di trasferire tale programma, lo si lancia e da questo momento in poi, utilizzando la controparte del programma lato PC, l’Amiga viene vista come una risorsa esterna del PC, per cui è possibile accedere alla memoria, alla rom e ai floppy/hard disk come se fossero una normale unità del nostro computer, con la sola differenza che i trasferimenti di file e tutte le altre operazioni saranno notevolmente più lenti in quanto limitati dalla velocità di trasferimento imposta dalla porta seriale.

Quello di cui avete bisogno è:

  • Un PC con Windows che abbia una porta seriale COM nativa RS232 (adattatori USB/RS232 potrebbero non funzionare. Sui portatili vecchi sono disponibili schede PCMCIA che forniscono una porta COM: queste funzionano bene).
  • Un cavo seriale NullModem con connettore DB9 da un lato e connettore DB25 dall’altro, vedremo più in basso le specifiche.
  • Dei floppy disk vuoti, anche quelli “normali” da 1.44Mb che usavamo fino a pochi anni fa sui PC prima che le pendrive usb prendessero il sopravvento.
  • Un’Amiga (500, 600, quella che avete)
  • Un floppy del Workbench (dalla versione 1.2 a salire)
  • Il software Amiga Explorer

Vediamo in dettaglio questi punti:

Porta seriale

I PC fissi (desktop) odiermi hanno generalmente una porta RS232 anche se non ha “sbocchi” verso l’esterno. Potrebbe difatti capitare che avete acquistato un PC fisso nuovo e dietro non sia presente il connettore: la tendenza è ormai quella di far scomparire definitivamente questo utilissimo accessorio (che li possino ammazzare!). Controllate per bene il manuale della vostra scheda madre: potreste difatti scoprire che la porta seriale ce l’avete e che basta solo acquistare il connettore da inserire come se fosse una scheda aggiuntiva.

Per i portatili non c’è quasi nulla da fare: chi ha un vecchio portatile con una scheda PCMCIA RS232 è a cavallo. Ma ormai i portatili nuovi non hanno più lo slot PCMCIA.

Esistono adattatori da USB a RS232 con connettore DB9, ma non ne ho mai visto uno che funzioni a dovere. In questa applicazione particolare poi, sono necessarie tutte le linee di comunicazione quindi le difficoltà di trovare un adattatore del genere che funzioni davvero si riducono davvero al minimo. Se averte un usato un adattatore particolare che funziona con questo tutorial, ditemelo che lo metto in lista qui, perchè davvero merita di avere pubblicità!

Cavo null modem

Come dicevo, è necessario un cavo Null-Modem che abbia i connettori DB9 da un lato e DB25 dall’altro (l’Amiga utilizza difatti tale connettore): in pratica quelli che usavamo tanti anni fa con i modem su RS232. Non bastano soltanto le due linee RX/TX: devono essere necessariamente collegati tutti i pin in quanto il software utilizza l’handshaking hardware per la comunicazione.

Molti tentano di utilizzare un cavo seriale nullmodem con connettore DB9 ad entrambe le estremità e quindi un adattatore DB9/DB25: questo sistema non funziona.

Chi ha un saldatore e un po’ di dimestichezza con la realizzazione dei cavi, può realizzare il cavo molto facilmente: basta acquistare i due connettori (un DB9 e un DB25 entrambi femmina) e uno spezzone di cavo a 7 conduttori.

Lo schema de seguire per i collegamenti è quello classico dei cavi Null-Modem:

I due connettori sono visti dal lato saldature. Occhio che i pin 1 e 6 sul DB9 sono collegati insieme, così come il 6 e l’8 sul DB25.

Ripeto: inutile tentare di utilizzare adattatori e/o cavi con solo le linee TX/RX.

Amiga Explorer

Amiga Explorer è un software Shareware ma senza limitazioni: il che vuol dire che potete scaricarlo gratuitamente senza avere problemi di scadenze o di funzionalità limitate. E’ possibile scaricarlo dal sito ufficiale. Funziona anche su windows 7. Abbiate l’accortenza di scaricare la versione x64 se il vostro sistema operativo è a 64 bit, la X86 se è a 32bit.

Workbench

Purtroppo qui c’è la questione del: è nato prima l’uovo o la gallina? Se avete un Amiga senza floppy e volete ricrearveli con questo sistema… bisogna per forza avere un floppy del workbench! Chiedete a qualche amico con l’Amiga di prepararvelo se non l’avete. E’ necessaria almeno la versione 1.2.

Attenzione: non potete utilizzare qualsiasi versione del Workbench, ma solo quelle compatibili  con la versione del Kickstart che avete installata sulla scheda madre dell’Amiga. Un elenco delle revisioni Workbench associate alla versione minima del Kickstart in grado di eseguirlo è riportato su wikipedia in questa pagina. La versione del Kickstart si evince dalla schermata di boot dell’Amiga.

Se non avete modo di recuperare un floppy del workbench, esistono altri sistemi oltre questo (chi ha l’Amiga600 può sfruttare, ad esempio, una scheda PCMCIA apposita che trasferisce gli ADF dalle compact flash).

Preparazione floppy

L’amiga utilizzava floppy da 720Kb, che oramai in commercio non esistono più. I floppy da 1.44Mb sebbene non più utilizzati si riescono ancora a reperire facilmente. E’ possibile utilizzare un normale floppy da 1.44Mb sull’Amiga: infiliamolo tranquillamente nel drive dell’Amiga. Una volta inserito il floppy, sul workbench compare l’icona relativa, la selezioniamo con un click del tasto sinistro del mouse, dopodichè, tenendo premuto il tasto destro, dal menù Icon selezioniamo Format Disk:

Verrà chiesto di reinserire il floppy del Workbench per caricare il programma Format, e quindi di reinserire il disco da formattare e di dare conferma della formattazione. Ovviamente se avete il floppy drive aggiuntivo vi risparmiate un bel po di passaggi anche in seguito. Dopo la formattazione il floppy sarà etichettato come “Empty” e sarà possibile utilizzarlo sull’Amiga senza problemi.

Impostazioni lato PC

Una volta installato Amiga Explorer, clicchiamo con il tasto destro sull’icona dell’Amiga Explorer e selezioniamo Proprietà:

Assicurarsi che il tipo di connessione sia impostato su “Serial”, che la porta COM alla quale avete collegato il cavo nullmodem sia quella corretta (i pc fissi odierni hanno in genere una sola porta COM, la COM1) e che il baudrate sia impostato a 19200):

Dare quindi OK. Passiamo quindi a impostare la porta seriale sull’Amiga:

Impostazioni lato Amiga

Aprire l’icona del floppy del Workbench, aprire quindi la cartella Prefs e lanciare Serial:

Impostare il baudrate a 19200, Input Buffer size a 4096 (o più) e handshaking su RTS/CTS come in foto:

Possiamo salvare queste impostazioni in maniera tale che agli altri avvii del workbench la seriale sia già impostata in questo modo: premiamo il pulsante Save avendo l’accortenza di sproteggere il floppy del workbench.

Chiudiamo pure la finestra Prefs e ritorniamo alla finestra del workbench, lanciamo la Shell. Nella shell dobbiamo scrivere:

Type SER: to RAM:Setup

e dare invio. Non succede nulla per ora:

SER: e RAM: sono rispettivamente gli identificatori per gli stream dati su porta seriale e Ramdisk (qui maggiori informazioni). Il comando Type serve per concatenare gli stream dati (è analogo al comando cat su Unix). In pratica stiamo dicendo all’Amiga di trasferire nel Ramdisk, sotto forma di file, tutto quello che riceve sulla porta seriale.

Il setup delle due macchine è completo. Possiamo passare a trasferire il programma “server”, AExplorer, che ci permetterà di “vedere” l’amiga sotto windows come una risorsa.

Trasferimento Aexplorer

Torniamo al PC. Clicchiamo con il tasto destro sull’icona di Amiga Explorer e selezioniamo Setup

La prima finestra che compare dice che è necessario avere sull’Amiga almeno il Workbench 1.2, che i due computer siano connessi con un cavo seriale null-modem (a 7 fili! Importante!) e che siano state eseguite le impostazioni: tutte cose che abbiamo già fatto:

Possiamo quindi cliccare OK.

La seconda finestra ci chiede quale versione del workbench stiamo utilizzando. Se la versione è la 1.2 o la 1.3 (che si riconoscono dal fatto che hanno lo sfondo di colore blu) bisogna cliccare No, per versioni del workbench dalla 2.0 in su (che hanno lo sfondo di colore grigio) bisogna cliccare si. Avendo il Workbench 2.0 io clicco quindi su Si:

La finestra successiva ci ricorda ancora una volta quali sono le impostazioni corrette da utilizzare: se sono diverse da queste (tranne che per la dimensione del buffer più grande), il processo non può andare a buon fine:

Premiamo quindi OK.  La finestra successiva ci dice di fare una cosa che noi abbiamo già fatto:

Difatti vi ho detto in anticipo di fare questa operazione: ci trovavamo già sull’Amiga, perchè perdere tempo? Premiamo quindi OK.

Se le impostazioni sono corrette e il cavo seriale è quello giusto, c’è un primo trasferimento che dura pochi secondi:

Si presenta quindi un’altra finestra che ci dice cosa fare:

Ritorniamo quindi sull’Amiga e nella stessa finestra di Shell aperta in precedenza digitiamo:

RX RAM:Setup

e diamo invio. Attendiamo un po’. Questo comando serve a lanciare l‘interprete REXX dell’Amiga:

Non ho analizzato il trasferimento dati ma immagino che il programma lato PC invii un programma scritto in REXX da eseguire nella RAM dell’Amiga per ricostruire il file.

Ritorniamo sul PC e diamo quindi l’OK sulla finestra che abbiamo rimasto in sospeso. Inizia un secondo trasferimento che dura circa 3 minuti:

Finito questo, si avvia l’ultimo trasferimento che prevede proprio il trasferimento “fisico” dei files necessari sull’Amiga:

Dopo di questo, che dura circa un minuto, compare la finestra di fine trasferimento che ci indica che sul ram Drive dell’Amiga è stato trasferito il programma e che lo possiamo copiare su un floppy:

Andiamo quindi sull’Amiga e verifichiamo.

Chiudiamo tutte le finestre aperte e apriamo il RamDisk:

Vediamo infatti che nel Ram Disk ora sono presenti il programma AExplorer e un file ReadMe. AExplorer è la controparte, lato Amiga, del programma Amiga Explorer sul PC. Inseriamo un floppy vuoto e trasciniamo, tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, l’icona di AExplorer sul floppy vuoto in maniera da copiarlo in maniera “stabile” ed averlo sottomano sempre, senza ripetere ogni volta questa procedura:

Una volta copiato, possiamo lanciarlo (anche dal Ramdrive, se ora lo lanciamo dal floppy verrà chiesto di reinserire il floppy del workbench e quindi di nuovo il floppy con su il programma).

Appena lanciamo AExplorer appare per pochi secondi una finestra che riassume le impostazioni di connessione:

Andiamo quindi sul PC e lanciamo, con il doppio click, Amiga Explorer. Compare in pratica una finestra uguale a quella di esplora risorse nella quale però vengono visualizzate le risorse dell’Amiga: il RamDisk, la ROM (nella quale risiede il Kickstart), il floppy (o i floppy e gli hard-disk se avete unità aggiuntive) e l’immagine ADF del/dei floppy (che per noi è uguale al floppy stesso):

Come si trasferiscono giochi e programmi?? Semplice: inseriamo un floppy vuoto nell’Amiga, scarichiamo un’immagine ADF dei floppy amiga.. e semplicemente trasciniamo il file ADF sull’icona del floppy in Amiga Explorer. Allo stesso modo è possibile convertire i floppy dell’Amiga in ADF sul PC trascinando l’icona del floppy con estensione .adf dall’amiga explorer al pc.

Ricordo che non è possibile utilizzare qualsiasi file ADF ma solo quelli “Free”. Un ottimo repository con giochi, programmi e soprattutto demo è il sito Planet Emulation.

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