Modifica TV per ricezione DVB-T2

Introduzione

Il mio amico Stefano mi ha portato, da sistemare, una TV del 2015: questa TV funziona con un alimentatore esterno, di cui non era più in possesso. Ne ho approfittato per scatenare la creatività e scrivere questo articolo. La prima parte parla un po’ del digitale terrestre: sono tutte informazioni che ho preso da canali ufficiali e che ho riportato in calce all’articolo, più qualche considerazione personale. Riguardo alle informazioni che do, mi sono lasciato prendere la mano e ne ho approfittato: chi mi conosce sa quanto mi piace essere dettagliato. La seconda parte dell’articolo parla invece dell’accrocco che ho realizzato per avere una TV “moderna”, all-in one, trasportabile e facile da usare con un solo telecomando.

Parte 1 : il digitale terrestre

Switch-Off

A fine 2012, con la Legge Gasparri e numerose proroghe, è terminato definitivamente il servizio di trasmissione TV analogica per passare definitivamente a quella Digitale (il cosiddetto switch-off), nota come DVB-T (Digital Video Broadcasting – Terrestrial). Non si tratta di una cosa avvenuta solo in Italia, ma anche in tutta Europa, parte dell’America del Nord, continente Africano, Australia ed altri (vedi mappa ufficiale). Non sto qui a spiegare il perchè di questo passaggio perchè è una cosa che, ormai, dovrebbe essere chiara a tutti.

Negli USA viene invece utilizzato il sistema ATSC (Advanced Television Systems Committee), la cui ultima versione è del tutto simile al DVB-T2 salvo lievi differenze che sono illustrate in questo documento.

Entro la fine di quest’anno (31 Dicembre 2022, parlo solo per l’Italia, non so se questo vale anche per gli altri stati che usano il DVB-T), tutte le emittenti dovranno passare alla nuova versione del digitale terrestre, il DVB-T2 + la nuova compressione video, come vedremo a breve.

Perchè? Per adeguarsi a norme internazionali, favorire la normale evoluzione della tecnologia (questa nuova versione permette di avere più canali, con qualità più elevate e più servizi a disposizione), nonchè liberare alcune bande di frequenza che saranno utilizzate dal 5G.

Cosa c’entra il Digitale Terrestre 2 con il 5G?

C’entra eccome: la nuova tecnologia di trasmissione televisiva permette di liberare la banda dei 700MHz (694-790 MHz), che attualmente è utilizzata dai canali DVB-T dal 49 al 60, perchè tale frequenza verrà sfruttata dalle nuove tecnologie cellulari 5G. La banda 700 verrà infatti utilizzata dai nostri nuovi telefonini perchè consente una portata ed una penetrazione maggiori.

La banda dei 700MHz, essendo più “penetrante”, per ambiti telefonici risulta essere più importante dato che i cellulari li usiamo anche all’interno degli edifici, mentre per la TV per questa caratteristica non serve più di tanto dato che le antenne TV sono sempre all’esterno. Si, ok, ci potevano pensare prima, per carità, ma non è certo l’unico motivo.

Dato che molti continuano a confondere il 5G dei cellulari con il 5GHz delle reti WiFi, ricordo che 5G per i cellulari vuol dire “Quinta Generazione”, non che si trasmetta sui 5GHz (è il 5GHz del WiFi che usa i 5GHz)! La tecnologia del 5G non trasmette sui 5GHz ma fa uso di 3 bande di frequenza: la 700 (694-790MHz), la 3700 (3600-3800MHz) e la 26GHz (26.5-27-5GHz), la prima ottima per riuscire a coprire all’interno degli edifici, la seconda per coprire aree vaste, l’ultima, che è quella con minore portata, ha invece la caratteristica di consentire le più elevate velocità di trasferimento e attualmente è ancora usata poco.

DVB-T2 e HEVC Main10 – What?

Ammetto che non è semplice capirci qualcosa con tutte queste sigle con cui ci hanno bombardato. Le sigle DVB-T e DVB-T2 identificano uno standard, definito dal consorzio europeo DVB, per la modalità di trasmissione del segnale digitale televisivo : ovvero come fare per far viaggiare i dati in aria (quale modulazione utilizzare, quali frequenze utilizzare, come prevenire e correggere gli errori di trasmissione ecc ecc). L’operazione di ricezione di un segnale trasmesso in un modo o nell’altro viene eseguita dal componente che si chiama Tuner (sintonizzatore).

Il segnale video digitale necessita di essere compresso (la stessa cosa che facciamo sul pc quando zippiamo un file per fargli occupare meno spazio) altrimenti sarebbe un bel problema trasmettere video “grossi” (=risoluzione alta, tipo che non distingui se davanti hai un acquario vero o un video nella TV) e servizi vari tramite segnali via radio e per questo (intendo per le applicazioni audio/video) esistono i CODEC (COder DECoder – Codificatore/Decodificatore). Un CODEC è un algoritmo (=una serie di operazioni matematiche) che è implementato via software (con apposito hardware performante per fare tantissime operazioni nel tempo richiesto) o via hardware (cioè c’è un chip apposito che esegue la decodifica). Le istruzioni del CODEC permettono di comprimere (alla sorgente) e decomprimere (all’arrivo) il flusso video.

Dato che è stata una breve discussione che abbiamo avuto su Instagram, per far capire la differenza tra codec software e hardware faccio un esempio: via software c’è, ad esempio, il PC su cui installiamo i CODEC (software) e quindi riusciamo a vedere i video – ma sempre c’è il processore del PC che esegue i calcoli definiti nelle istruzioni del codec. Via hardware c’è invece un chip dedicato che esegue lui i calcoli, ovvero un chip progettato solo ed esclusivamente per fare quello – ma è comunque un chip che esegue i calcoli in base alle istruzioni definite dal codec software che però è stato implementato internamente al chip stesso. Capite che la distinzione è davvero sottile.

La sigla HEVC  (acronimo di High Efficiency Video Coding) che stiamo vedendo affiancata a DVB-T2 identifica uno specifico CODEC. Quindi DVB-T2 HEVC indica il fatto che il video viene compresso/decompresso utilizzando le istruzioni definite dalla codifica HEVC e trasmesso “in aria” utilizzando il sistema di trasmissione DVB-T2. Il tuner del ricevitore quindi si sintonizza sui canali modulati in quel modo per ricevere i dati e infine li passa al chip che possiede il CODEC per decomprimerli per poi, infine, mostrarli.

Il perchè viene scritto HEVC Main 10 è presto detto e costituisce ulteriore fonte di confusione: del codec HEVC ne esistono varie versioni, noi stiamo usando la versione 1 (che è stata rilasciata nel 2013 – esistono altre versioni, l’ultima è la 4 del 2016) e la versione 1 ha due profili : il Main e il Main10, l’unica differenza tra i due è che il Main10 ha una profondità colore di 10 bit, ovvero immagini più ricche di colore e quindi più realistiche.

Il Digitale Terrestre di prima generazione (che quindi usava già un sistema di trasmissione diverso da quello di seconda generazione), per la compressione video utilizzava inizialmente il codec MPEG2, mentre dall’8 Marzo 2022 c’era l’obbligo per alcune emittenti (quelle “grandi”) di trasmettere in MPEG4 (chiamato anche H.264). Il codec HEVC, noto anche come H.265 è il naturale erede del “vecchio” codec MPEG4. Questo nuovo standard di compressione chiaramente fornisce compressioni più elevate (minor banda consumata) con stessa qualità o superiore.

L’HEVC supporta bene il formato 8K (detto anche UHDTV o 4320p). 8K identifica la risoluzione orizzontale, ovvero 7680 pixel (non potevano scrivere 7.68k perchè pareva ovviamente brutto da leggersi, quindi hanno arrotondato a 8k), quindi una TV 8K arriva ad una risoluzione massima di 7680 x 4320 pixel. Ma HEVC, in realtò, permette di arrivare un pelino più in alto supportando fino a  8192 × 4320. Mentre il “vecchio” HDTV (forse più noto come FullHD) arriva massimo a 1920 x 1080, che è anche il formato massimo che riesce ad essere trasmesso entro la banda passante del DVB-T (di prima generazione).

Ma c’è un però, come specificato anche nelle FAQ del ministero dello sviluppo economico: anche se il codec scelto arriva (e supera) il formato 8k, il DVB-T2 non è in grado di trasmettere in 8k! La banda richiesta da una trasmissione 8k è di 100mbit/sec che è più del doppio rispetto alla capacità massima del multiplex DVB-T2, quindi si è passati al codec HEVC non per trasmettere in 8k ma per permettere la tramissione fino a 4k (cosa che non era possibile con MPEG2 e 4) e anche a risoluzioni più basse ma risparmiando molta banda e/o avere più canali su un solo multiplex.

Vedremo tra qualche anno come si metterà con il nuovo codec VVC (Versatile Video Coding), anche noto come H.266 anche se, almeno per le trasmissioni TV, dato che già il DVB-T2 non supporta l’8K, si dovrà passare ad un ipotetico DVB-T3 che di fatto, attualmente, ancora non esiste, magari lo chiameranno anche diversamente!

Qui c’è stato un macello a posteriori perchè per legge dal primo Gennaio 2017 c’era l’obbligo di vendere TV con il tuner DVB-T2 – e basta, ovvero non veniva specificato quale codec dovesse essere implementato, per cui si potevano vendere benissimo TV DVB-T2 aventi solo il codec MPEG2 / MPEG4 e/o il codec HVEC Main / HVEC Main 10.

Difatti pare che alcune TV in circolazione abbiano il codec HEVC, ma non la variante Main10 e non sono compatibili tra loro!

L’ITU (International Telecommunication Union – Unione Internazionale delle Telecomunicazioni), però, ha approvato l’HEVC Main10 il 22 Dicembre 2016, ma chiaramente bisognava dare il tempo alle industrie per adeguarsi a questo nuovo standard, quindi è scattato l’obbligo, pochi giorni dopo questa approvazione (dal 22 Dicembre al 1° Gennaio) di implementare il DVB-T2 (dato che, almeno di questo, se n’era già parlato e c’era stato tutto il tempo) ma senza specificare il codec da utilizzare (che era stato approvato da troppi pochi giorni). L’obbligo di implementare anche HEVC Main10 è arrivato successivamente per i produttori e dal 22 Dicembre 2018 si dovevano vendere obbligatoriamente le TV con tuner DVB-T2 e codec HEVC Main 10.

Quindi la questione del 22 Dicembre 2018 è quella più interessante dal punto di vista commerciale:

Bonus 

Per i motivi di qui sopra ecco perchè quando si vuole usufruire del bonus rottamazione TV per acquistare una TV di nuova generazione, è necessario in qualche modo  portare le prove che il TV sia stato acquistato prima del 22 Dicembre 2018 (perchè fino a quella data, per legge potevano esistere TV DVB-T2 non necessariamente con codec HEVC Main10) nonchè dichiarare di pagare il canone. Il bonus in oggetto (che, ripeto, si chiama Bonus Rottamazione TV) non è, come scrivono spesso, di 100 euro ma è per un importo pari al 20% del prezzo della TV e fino a 100 euro: ovvero si usufruisce dello sconto di 100 euro per TV che costano da 500 euro a salire, se la TV costa sotto i 500 euro viene invece applicato il 20% di sconto. La cosa buona è che potete portare la TV vecchia al negoziante e provvederà lui a smaltirla.

Io ad esempio ho portato un vecchio, ingombrantissimo TV CRT 32 pollici della Thomson, che mi è dispiaciuto parecchio togliere perchè sono un amante di queste robe, ma era davvero diventato troppo ingombrante.

Ma c’è un altro bonus: il Bonus TV-Decoder; questo, invece, è riservato esclusivamente alle famiglie con ISEE fino a 20mila euro e prevede uno sconto fino a 30 euro per acquisto TV o decoder. Nel caso di questo secondo bonus, da quello che leggo, non mi pare sia necessaria la dichiarazione di pagamento del canone, diventa implicito che se uno non lo pagava prima, se poi usufruisce del bonus… poi deve pagarlo.

C’è infine un terzo bonus chiamato Bonus Decoder a casa : questo è per i cittadini italiani che hanno da 70 anni in su e prevede la consegna a casa di un decoder.

Vi ho linkato i link, leggeteveli voi per bene per tutte le informazioni.

Verificare che la TV sia DVB-T2 HEVC Main10

Per fare questa semplice verifica basta sintonizzare la TV sul canale 100 (multiplex RAI) o sul canale 200 (multiplex Mediaset) e verificare che appaia la scritta Test HEVC Main 10 in un riquadro blu con una musica di sottofondo. Se almeno uno di questi canali non compare, provate anche a cercare su altri canali oppure fate una risintonizzazione provate nuovamente.

Perchè cercare su altri canali? Capita infatti che alcune TV o Decoder di importazione possano avere una lista LCN (Logical Channel Number – ovvero la numerazione dei Canali secondo una lista predefinita) diversa da quella italiana per cui capita di ritrovarsi alcuni canali in posizioni diverse da quelle dei prodotti realizzati appositamente per l’Italia.

Canale test, dovete sentire anche una musica oltre a vedere l’immagine

Se anche dopo risintonizzazione non prendete questi canali e non avete intenzione di dare via la TV, allora, forse, c’è da prendere in considerazione l’acquisto di un decoder. Dico “forse” perchè comunque in alcune zone rurali questi due canali test non si riescono a prendere.

Bisogna cambiare l’antenna?

NO, va bene quella che già avete.

Considerazioni

Dato che affrontavo questo discorso con amici, so che qualcuno potrebbe fare questo discorso: mettiamo caso che una emittente locale non abbia intenzione di trasmettere MAI in 4k perchè non ha apparecchiature che consentono di avere queste risoluzioni o perchè semplicemente trasmette sempre film “vecchi”… Non ha bisogno nè del codec H.264 (MPEG 4) ne di quello H.265 (HEVC) dato che per i film di Pierino, Totò e Tomas Milian va benissimo l’MPEG2… allora perchè questi obblighi?

In realtà la questione non è assolutamente sulla trasmissione in HD o 4k o qualsiasi altra risoluzione : è chiaro che film vecchi o altro saranno trasmessi sempre a risoluzioni più basse… La questione è sull’utilizzo del codec HEVC Main10 per qualsiasi risoluzione proprio per liberare banda dato che questo codec permette un risparmio del doppio garantendo la stessa qualità, e risparmiando sulla banda ci si può permettere di aggiungere altri servizi/canali: un solo multiplex può trasmettere parecchi canali con notevoli risparmi anche per le emittenti stesse.

Allo stato attuale c’è una situazione in cui c’è chi trasmette con la compressione MPEG2 e chi ha avuto l’obbligo di trasmettere in MPEG4 (=H.264) o chi ha fatto il passaggio a MPEG4 volontariamente, quindi ci sono già due diversi tipi di compressione per colpa dei quali alcuni apparecchi molto vecchi, non dotati di codec MPEG4, già sono rimasti impossibilitati a visualizzare i canali principali. Dall’anno prossimo, quindi, chi ha avuto l’obbligo di trasmettere in MPEG4, dovrà passare a HEVC Main 10, mentre chi trasmette ancora in MPEG2 (emittenti locali), dovrà obbligatoriamente trasmettere in MPEG4 e, penso, in un altro momento dovranno passare anche loro in HEVC.

Sicuramente c’è l’obbligo di trasmettere con il sistema DVB-T2 perchè bisogna liberare le frequenze. Altresì, alcuni bonus sono validi fino a fine anno per cui uno se ne vuole usufruire ha ancora tutto il tempo per informarsi e decidere dato che da inizio anno prossimo c’è il nuovo switch-off a meno che, come successo anche per il DVB-T non ci siano continue proroghe, tutto può accadere. 

Anche se non si riesce ad usufruire dei bonus (perchè magari sono finiti gli incentivi o perchè abbiamo deciso di aspettare fino all’ultimo, abbiamo perso gli incentivi, e ci siamo ritrovati con la TV che non prende più niente – o meglio: prende solo le TV locali), il costo di un decoder nuovo non è poi così tanto proibitivo e forse scenderanno ancora di prezzo. 

Parte 2 : Modifica TV

I void warranties (.)

Le modifiche illustrate sono solo a scopo di ispirazione: a parte che si maneggeranno parti a contatto con la 220V, per cui sono state eseguite da personale esperto, queste invalidano anche ogni tipo di garanzia! Per cui se i dispositivi si guastano dopo queste modifiche, non potete rivalervi ne contro di me, che ho illustrato come ho fatto io, ne contro venditore e/o casa madre dei dispositivi. Alcune scelte sono sicuramente discutibili ma, ripeto, ho fatto così e lo sto illustrando. E’ un blog questo, dopotutto.

Necessità

Come detto nell’introduzione, il mio amico Steafano mi ha portato una vecchia TV LG del 2015. Questa TV non funziona a 220V direttamente ma utilizza un alimentatore brick esterno da 19V del tutto simile a quello dei Laptop e Stefano oltre a non essere in possesso dell’alimentatore, non aveva nemmeno il telecomando. La TV in questione, poi, ha il tuner DVB-T2 ma con i codec arriva fino ad MPEG4, quindi niente HEVC Main 10, per cui per ammodernarla era necessario un decoder esterno. La TV, in aggiunta, verrà utilizzata all’esterno in una casetta di campagna in cui il mio amico va ogni tanto: questo vuol dire che sarà spostata spesso dall’esterno all’interno e viceversa, e fare queste operazioni dovendo muovere anche il decoder esterno è un po’ fastidioso e prima o poi porta a danni.

Per cui le idee sono state da subito:

  • L’alimentatore originale (in realtà tovato solo compatibile) costa quasi 40 euro, costo superiore a quello del decoder esterno e che voglio evitare riciclando un alimentatore brick per far funzionare la TV: ho uno scatolone pieno di vecchi alimentatori di stampanti.
  • Il decoder esterno deve essere inglobato in qualche modo alla TV, in modo che possa trasportare tutto in un sol blocco
  • Possibilmente utilizzare lo stesso telecomando per TV e decoder dato che non siamo in possesso del telecomando della TV.

Alimentatore

Tra i vari alimentatori che avevo nello scatolone dei recuperi ne ho trovato uno di una vecchia stampante HP, da 18V e corrente a sufficienza. Anche se la TV richiede 19V, ho fatto delle prove e con 18V non da problemi. La parte più rognosa della questione sull’alimentazione era sicuramente il jack, che non è un barrel-jack classico, ma uno di quei connettori tipici da laptop di cui ignoro il nome e dopo mezz’ora di ricerca mi sono scocciato. Per cui la prima cosa è stato rimuovere quel connettore per sostituirlo con qualcosa che avevo a portata di mano e che consentisse comunque di essere scollegato (anche se non c’è questa necessità).

Ho dissaldato il connettore con estrema facilità utilizzando la mia fida stazione dissaldante.

e, dopo aver verificato con il multimetro quali fossero negativo e positivo, ho saldato degli spezzoni di cavo nero e rosso con un cima un connettore JST-RCY maschio:

Questi connettori sono molto comodi, li sto usando spesso, si trovano a volte sulle strisce di led. Personalmente uso sempre il femmina sulla fonte di alimentazione, in quanto il maschio, avendo due pin “volanti”, potrebbe sempre incappare in qualcosa di metallico che li mette in corto-circuito.

In aggiunta questo alimentatore rientrava, come dimensioni, nel vano dedicato alla cam esterna, per cui l’ho attaccato in quella zona utilizzando del biadesivo forte, tanto la cam non sarà utilizzata:

Nella foto sopra avevo anche posizionato il decoder per vedere come meglio metterlo in modo che non ci fossero ingombri di cavi a dar fastidio.

Cradle per decoder

Non potendo chiaramente includere il circuito del decoder all’interno della TV, ho deciso di disegnare, e stampare in 3D, un cradle da avvitare all’attacco VESA 75×75 di cui è dotata la TV. Quando su Instagram ho messo le foto, un utente ha commentato “ma così il tuo amico non potrà più appendere la TV alla staffa” : come dicevo prima, questa TV non era destinata ad essere montata su una staffa ma piuttosto ad essere spostata da un tavolo all’altro, quindi posso utilizzare quei fori.

Nella foto precedente ho visto che era meglio posizionare il decoder decentrato rispetto alla TV, verso destra, in modo che i cavi non si dessero fastidio a vicenda e che avessi potuto utilizzare un cavo HDMI corto per il collegamento tra decoder e TV.

Ho quindi disegnato un cradle in due parti:

La parte di sotto va avvitata sull’attacco VESA e accoglie il decoder, la parte di sopra è una semplice barra trasversale per evitare che il decoder cada. L’ho quindi stampata in 3D:

Nei fori superiori della base vanno inseriti a caldo due inserti M3 in ottone che saranno utilizzati per fissare la sbarra superiore. Il cradle sulla base ha 5 “bottoni” che servono a tenere sollevato il decoder sia a scopo di dissipazione sia perchè questo ha dei suoi piedini che potrebbero interferire con le viti di fissaggio all’attacco VESA.

Ho attaccato il cradle alla TV utilizzando 4 viti M4 corte prese da questo kit:

Ho reso disponibile il cradle su Cults3D a questo indirizzo. Ho purtroppo dovuto mettere il design a pagamento perchè ultimamente mi è accaduta una cosa spiacevole: una persona ha scaricato un mio design, che avevo reso disponibile gratuitamente con la licenza CC-BY-NC: questa licenza prevede di indicare da dove è stato preso il design/chi è l’autore e di non usarlo a scopi commerciali… e invece indovinate cosa ha fatto? Esatto: non ha rispettato nemmeno una sola delle clausole. 

Chiaramente montare il decoder in quella posizione porta ad un grosso problema: il ricevitore del telecomando, in quella posizione, riceve poco e niente… quindi l’altra modifica è stata…

Spostamento ricevitore IR

Ho aperto il decoder (warning: garanzia non più valida), dissaldato il ricevitore e sostituito con un connettore JST-XH maschio da PCB a 3 pin:

Dopodichè ho saldato il ricevitore IR ad un pezzo di millefori da 2x8cm che ho accorciato un po’ per farla rientrare nello spazio che avevo previsto (vediamo dopo):

Ho quindi saldato sullo stesso spezzone di millefori un altro connettore JST a 3 pin per realizzare, in pratica, una prolunga da ricevitore IR all’interno del decoder. Ho messo queste parti su un pezzetto di millefori in modo da poter attaccare la millefori al bordo inferiore della TV per poterlo posizionare frontalmente e ricevere quindi agevolmente il segnale del telecomando:

Non è una soluzione bellissima: si poteva fare di meglio disegnando un supportino da stampare in 3D, ma così è stato molto rapido e ha richiesto pochi minuti. Infine ho realizzato la prolunga dall’interno del ricevitore a questo PCB utilizzando un cavetto flat: in questo caso ho messo il connettore femmina solo da un lato, ho fatto quindi passare il flat attraverso una fessura di aereazione della scocca del decoder e messo quindi il connettore anche all’altra estremità:

Si collega quindi il cavetto all’interno e si richiude tutto:

Probabilmente questa è la cosa meno bella, perchè è un accrocco a vista, ma funziona bene ed è solido e, importante, rimovibile.

Telecomando

Altra cosa che mi stava a cuore era il fatto di utilizzare un solo telecomando per TV e decoder. Il decoder scelto, preso da Futura Elettronica, ha il telecomando programmabile: c’è un tasto ON/OFF dedicato da utilizzare con la TV (quello bianco) e altri 4 tasti (in realtà sono solo 3) programmabili da usare con la TV. Sulla pagina stessa di Futura è indicato come programmare i tasti. Nella pratica userò solo i tasti del volume e ON/OFF, ho programmato anche il tasto TV/AV ma in realtà non posso utilizzarlo perchè su questa TV tale tasto non scorre tra le sorgenti disponibili ma presenta un menù in cui bisogna selezionare con le frecce la sorgente desiderata, e sul telecomando i tasti freccia non sono disponibili per usarle con la TV, ma poco male:

Quando su questa TV viene selezionata una sorgente e la TV viene spenta (anche staccando la corrente piuttosto che spegnendo col telecomando), la TV si riaccende con l’ultima sorgente selezionata, per cui mi è bastato selezionare solo una volta HDMI che ora la TV ogni volta che si accende va in automatico sull’ingresso HDMI: ottimo.

Infine, dato che la TV, come dicevo, viene spostata, collegata alla corrente, accesa e poi rimessa a posto, ho potuto disabilitare il tasto di spegnimento decoder sul telecomando, in modo da non creare confusione dato che sul telecomando del decoder ci sono due tasti ON/OFF: uno bianco da usare con la TV e uno rosso da usare con il decoder. Così facendo, se si preme il tasto rosso non accade nulla (il decoder rimane acceso), premendo il tasto bianco si spegne la TV (e il decoder rimane acceso). Questa soluzione non piacerà a molti, e già immagino gli haters con il forcone pronti a dire “eh ma lasci il decoder acceso, consumi un sacco di corrente inutilmente”: a parte che vorrei capire questo sacco di corrente a quanto corrisponde, come dicevo sopra: la TV viene staccata dalla corrente e riposta e intendo che viene staccato anche il decoder, quindi non c’è nemmeno il consumo del led che tanto sta a cuore a molti.

Come ho disabilitato il tasto? Semplicemente tagliando con un cutter la parte di plastica adesiva che accoglieva la cupolina che chiude il contatto:

Dato che ho tagliato la plastica in maniera pulita, senza fare danni, ho anche potuto conservarla per poter ripristinare il telecomando quando si vuole (l’ho attaccata all’interno del telecomando con dello scotch). Per aprire il telecomando senza romperlo, dato che non ci sono viti, ho utilizzato lo Spudger di Ifixit, che è uno degli strumenti migliori per aprire gli incastri senza rovinare le plastiche (a patto di saperlo usare nella maniera corretta).

Assemblaggio finale

Sempre per questioni di compattezza e comodità, ho spezzato i cavi della 220 dell’alimentatore e del decoder (warning: garanzia non più valida) e collegati ad un’unica spina (haters, in questo articolo avete parecchi motivi per screditarmi, fatelo bene mi raccomando), chiaramente fatto tutto in sicurezza utilizzando vari strati di termorestringente (io non uso mai nastro isolante per queste cose).

Note sulla sintonizzazione

Sintonizzando il decoder esterno potreste ritrovarvi meno canali rispetto ad una tv moderna: questo succede perchè di default sul decoder è attiva la modalità di sintonizzazione solo dei canali FTA (Free To Air) ovvero i canali gratuiti

I canali non-FTA sono quelli che richiedono una forma di pagamento, tipo tramite la smart card. Se avete un impianto di antenna centralizzato, lasciate spento “Alimentazione antenna”, se invece come il mio amico, avete l’antennina a cui c’è collegata solo questa TV, si può accendere.

Altra cosa che può accadere è di non trovare i canali test 100 e 200. A me capita infatti che il canale 200 (che prendo correttamente sulle altre TV, mentre da noi il 100 non si prende affatto) me lo ritrovo su 108:

So che si tratta del canale che sulle altre TV è 200 perchè il decoder indica la frequenza del multiplex: 698MHz. Il perchè compare su 108 è per la questione che dicevo più in alto dell’ LCN (Logic Channel Number) : dato che si tratta di un prodotto costruito in repubblica ceca, nonostante gli altri canali si trovino correttamente sulle numerazioni italiane (Rai Uno su 1, canale 5 su 5 ecc ecc), può capitare, come in questo caso, che alcuni canali regionali/test capitano su numerazioni differenti: questa è solo una questione di firmware del decoder che probabilmente sarà aggiornato: sulla pagina di Futura è anche presente il firmware aggiornato (vi viene però consegnato già con il firmware nuovo) che si carica semplicemente mettendolo su una chiavetta USB da inserire nel decoder spento, per poi riaccenderlo. 

Tra l’altro osservate bene l’immagine: in basso a destra io leggo DVBT, per cui ho il sospetto che questo canale test, ok trasmette con la codifica HEVC Main 10, senza ombra di dubbio… ma sta trasmettendo usando il DVBT e non il DVBT2, quindi è probabilmente vero quello che si legge in giro che questi canali test in realtà non sono un vero e proprio test per il DVB-T2 ma lo sono solo per il codec! Che sostanzialmente va bene uguale perchè le due cose dovranno andare a braccetto per forza di cose/per legge.

Materiali e strumenti utilizzati

Links

Come sempre vi lascio qui dei link per gli approfondimenti

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